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#1 2021-01-23 07:36:18

pravdania
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la dissoluzione

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"È tempo di forgiare il nuovo mondo", dicono i signori, mentre bruciano la terra sotto i piedi dei servi.
Ai servi, messi gli uni contro gli altri per la sola pretesa di essere uomini, non resta che conoscere il terrore cieco. La consapevolezza non cancella questo terrore. Non può: l'unico canto ammesso è quello dei signori, Uomini Che Si Sono Fatti Morte.

I servi annaspano, qualcuno fra di loro dovrebbe guidarli, a difendere il vecchio mondo contro il nuovo, ma chi? Qualcuno emergerà dal caos. Quattromila cuochi non fanno un popolo. Ancora è debole e incerta l'unica guida già possibile: la paura del singolo, la sua necessità di coscienza. Vedremo molti tentativi d'immettere struttura ed energia in un sistema, quello dei servi, sfibrato dal parassitismo dei signori e quotidianamente riplasmato a martellate da questi.

È tempo di forgiare il nuovo mondo del controllo, ma c'è talmente tanta voglia di controllo, tanto grande è il cassetto degli attrezzi del Ventunesimo Secolo (attrezzi antichi, raffinati e non) che molti di questi sogni padronali restano e resteranno orgasmi e deliri. Più semplice, più efficace, la presa sui cuori. La speranza è che Babele chiami a sé la saetta, e questa speranza unisce il popolo di Dio a quello di Satana*.

Babele è l'unica cifra del nostro tempo, ma i Costruttori vantano schiene potenti, maestranze fedeli, pacchi e pacchi di progetti definitivi. Chi cercano d'illudere? Sono le nostre lingue ad essere confuse, mischiate, non quelle dei Costruttori. Noi che viviamo all'ombra di Babele, sempre più alta, che ci ruba il Sole e la sua vista. Che pretende di essere scala verso il Sole, l'unica.

Se solo sapessimo quanto ci temono...

* Caro Lucifero, sborrare su una favela globale di cani con la mascherina... ti credevo meglio di così. Sembri una baldracca a fine carriera.


è tutta colpa mia

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