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#1 2021-02-10 19:55:07

pravdania
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vedrai

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Vedrai che passa.

Vedrai che passa se anche tu dai una mano a farlo passare.

Vedrai che tutti quei piccoli gesti che hai appreso per non urtare le paranoie altrui (controllare se hanno la plastica in faccia, abbassare gli
occhi per non dover vedere una non-persona, il balletto delle schivate
davanti alla macchina del caffè nella pausa delle undici), ti sforzerai di
ricacciarli nell'inferno dal quale provengono.

Così come la religione della paura funziona per accumulo, cercando di annegare la tua anima attraverso una deriva di comportamenti, informazioni, abitudini, litanie collettive... il recupero della prassi e dello spirito che permettono di vincere la religione della paura richiede di muoversi al contrario.

Chi si ritiene possibilista rispetto alle recenti vicende politiche nel campo occidentale, non possiede logica e sensibilità tali da poter vedere, nel prossimo futuro, dispiegarsi l'investimento da parte del Nemico del capitale materiale e spirituale accumulato lungo tutto il 2020. E sapete benissimo cosa ciò significhi nelle vite di ognuno di noi.

«Non si torna al mondo di prima» è il mantra degli sconfitti.

Anche le proteste di piazza, possono essere utili solo per fare conoscenza. Non c'è chi possa accoglierle. Il cuore dello Stato sarà saldamente in mano altrui per chissà quanto tempo.

Quindi è necessario raccogliersi, discernere, programmare e vincere, quantomeno nello spirito e nella prassi individuale in questa prima fase, disinfestando ad esempio la propria vita dal digitale. L'uomo digitale non è un navigatore, come ci è stato detto vent'anni or sono, ma un tossicodipendente. Non appena le sconfitte di oggi si fanno sentire, ci rifugiamo in realtà alternative piccole e grandi. Anzi da esse traiamo sostentamento (è solo una piccola scarica elettrica pavloviana) per funzionare al meglio domani.

Soprattutto, abituarsi a gestire il conflitto contro la modernità all'interno del quotidiano. Curare i legami con i propri genitori, amori, amici. Operare carità. Far presente al prossimo i contorni della follia nella quale è piombata la vita di tutti, rosicchiarli perché lo si è appreso. Instillare il dubbio, la paura della paura, il sospetto.

Agire con spirito missionario, perché si è in missione, senza temere lo scorrere del tempo. Agire all'interno del tempo con fede e fiducia. Coccolare chi merita di essere consolato, anche se adesso non capisce perché, e stroncare chi merita di essere stroncato.

È un'avventura nello spazio dove ci si porta in spalla lo spazio etico e umano dello ieri, per farlo attecchire sull'oggi. Consapevoli che siamo sotto l'occhio minaccioso di chi vuol fare attecchire il suo domani sull'oggi.


è tutta colpa mia

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